Femmine Pastore Tedesco Roma

Casa Rita offre un servizio di Femmine Pastore Tedesco Roma con le migliori Femmine Pastore Tedesco.

Il pelo del pastore tedesco femmina è solitamente più lungo e, generalmente, un po’ meno ispido di quello dei maschi, sebbene non sia dotato di un’estrema morbidezza.

È importante stare molto attenti anche alla loro toelettatura, con lavaggi non molto frequenti (una volta al mese) ma con frequenti spazzolate (anche due, tre volte a settimana).
Pur essendo di dimensioni leggermente minori rispetto al maschio la femmina di pastore tedesco è un eccellente guardiano.
Docile e affettuosa, è inoltre dotata di un carattere sottile e malleabile.

Pastore Tedesco Femmine

Xena D'Ulmental - HD B

Femmina Pastore Tedesco Xena D'Ulmental - HD B

Vassilissa - HD A

Femmina Pastore Tedesco Vassilissa - HD A

Monika del Colle Aurelio - HD B

Femmina Pastore Tedesco Monika del Colle Aurelio - HD B

Fruda del Colle Aurelio - HD A

Femmina Pastore Tedesco Fruda del Colle Aurelio - HD A

Dalia D'Ulmental - HD B

Femmina Pastore Tedesco Dalia D'Ulmental - HD B

Righa - HD A

Femmina Pastore Tedesco Righa - HD A

Quendy del Colle Aurelio - HD A

Femmina Pastore Tedesco Quendy del Colle Aurelio - HD A

Emy - HD A

Femmina Pastore Tedesco Emy - HD A

Introduzione alla displasia dell'anca (HD - Hip Dysplasia)

Per combattere le malattie di origine genetica Allevatori e Veterinari hanno costituito, da molti anni, a livello mondiale, dei comitati scientifici per studiare le varie patologie di origine genetica o ereditarie.

In Italia (cosi come negli altri paesi che aderenti alla F.C.I.) ci sono due società che si occupano di questi problemi, una più specialistica, e datata, Ce.Le.Ma.Sche. (Centrale di Lettura delle Malattie Scheletriche ereditarie del cane) che fa capo all’ A.I.V.P.A. (Associazione Italiana Veterinari per Piccoli Animali), l’altra, più recente, F.S.A. (Fondazione Salute Animale) che fa capo alla S.C.I.V.A.C. (Società Culturale Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) ha un taglio più generalistico, in quanto oltre allo studio delle malattie scheletriche ha tra i suoi scopi lo studio delle altre patologie di origine genetica.

Modalità di controllo della displasia nel mondo

In tutti i paesi dove la displasia si è sviluppata sono diventati operativi dei programmi di controllo che, presuppongono dei protocolli ufficiali tali da rendere accreditate, a livello nazionale ed internazionale, le certificazioni conseguite.

La Commissione Scientifica della FCI ha cercato di razionalizzare la classificazione della displasia dell’anca proponendo una classificazione in cinque gradi (A,B,C,D,E) che è stata adottata da molte nazioni e che permette comunque un confronto con quelle utilizzate in altri paesi che hanno mantenuto le loro precedenti classificazioni.

Modalità di controllo della displasia nel mondo

Queste classi fanno riferimento ai cani di età compresa fra uno e due anni, sulla scorta della valutazione della proiezione ad arti tesi:

  • Nessun segno di displasia (GRADO A): la testa del femore e l’acetabolo sono congruenti; il margine acetabolare cranio-laterale appare netto e leggermente arrotondato; la rima acetabolare è sottile ed uniforme; l’angolo acetabolare secondo Norberg è di circa 105° o superiore; nelle anche giudicabili eccellenti il margine acetabolare cranio-laterale include la testa del femore ancora di più in direzione latero-caudale.
  • Anche quasi normali (GRADO B): la testa del femore e la cavità acetabolare sono leggermente incongruenti e l’angolo secondo Norberg è di circa 105°, oppure l’angolo di Norberg è inferiore a 105°, ma il centro della testa del femore si trova medialmente rispetto al margine acetabolare dorsale mentre la testa del femore e l’acetabolo sono congruenti.
  • Leggera displasia dell’anca (GRADO C):la testa del femore e l’acetabolo sono incongruenti, l’angolo secondo Norberg è di circa 100° e/o sussiste un leggero appiattimento del margine cranio-laterale dell’acetabolo; sono presenti lievi irregolarità o leggeri segni di artrosi a carico del margine acetabolare craniale, caudale o dorsale od in corrispondenza del collo o della testa del femore.
  • Displasia di grado medio (GRADO D): è presente un’incongruenza evidente tra testa del femore e cavità acetabolare con sublussazione; l’angolo acetabolare secondo Norberg è compreso tra 90 e 100°; sono presenti segni riferibili ad osteoartrosi ed è evidente l’appiattimento del margine acetabolare cranio-laterale.
  • Displasia grave (GRADO E): sono presenti modificazioni displastiche evidenti delle articolazioni coxo-femorali quali lussazione o marcata sublussazione, l’angolo acetabolare secondo Norberg è minore di 90°, c’è appiattimento del margini acetabolare craniale, deformazione della testa del femore (testa a fungo, appiattita) o altri segni di osteoartrosi.

Conclusioni sulla displasia

Queste classificazioni devono essere fatte sulla scorta del solo referto radiografico e devono essere il più obiettive possibili.
Lo schema di classificazione può essere adattato a cani più anziani tenendo in considerazione i segni secondari di artrosi in relazione all’età del cane.

Sono adatti alla riproduzione solo i soggetti appartenenti alle tre categorie “a”, cioè normale (HD A), quasi normale (HD B) ed ancora ammesso (HD C) quest’ultimo grado può non essere ammesso per alcuni club di razza (es. doberman).